mercoledì 20 febbraio 2008

Mi dispiace...

22 commenti:

Unknown ha detto...

Bravo nenuzzo. Allora hai capito come sono fatto anzi, come sono diventato e, forse, come sei diventato anche tu. Perlomeno io non mi rompo le palle a tenere un blog.
Con affetto

Anonimo ha detto...

che ti dispiace nemo? mamma mia come siete complicati io continuo a non capire un benemerito cavoletto di bruxelles!
nemo credo che il fatto che la cene si faccia di martedi sia dedicate alle tue inquiline preferite ebbene noi ci saremo
te bacio
non ti illudere
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Frida ha detto...

ma ti dispiace de che?! ha ragione anonimo, qua uno che se deve dispiacè è la persona che si è sentita colpita...la vita è più semplice di quel che si crede...e poi basta di aver paura di farsi tutti nemici...io ve corcherei a tutti

Anonimo ha detto...

forse non avete sentito bene la fine della frase...è un "mi dispiace" ironico che equivale a un "ME NE FREGO"....

Anonimo ha detto...

ma che cazzo parlate a fa tutti senza sapè le cose... non giudicate chi è senza peccato scagli la prima pietra...

Anonimo ha detto...

se ce l'hai con me,modera i termini!e firmati...

Anonimo ha detto...

no ce l'ho con chi giudica non certo con te che hai fatto una semplice affermazione

Anonimo ha detto...

Ma é possibile che ve lascio soli du giorni e me rivoluzionate er brog!!!!!!!!!??

bboni...state bboni....!

T Slim.

Anonimo ha detto...

A Né ma che dooo fa pe parla co te na domanda su carta bollata?

T Slim.

ps: comunque a Pe questo ce dice che non semo un cazzo e tu manco na rotula glie spezzi?

Frida ha detto...

allora una volte per tutte, non ce ne po fregà un' emerita ceppa degli affari vostri...solo che ti tengo presente che il blog è pubblico ed è fatto per esprimere le proprie opinioni che vadano bene o no...e non me parlà de pietre...perchè ne avrei abbastanza da seppellire il mondo...
con affetto chiunque tu sia

Frida ha detto...

e oggi me becchi pure dell'umore giusto...

Frida ha detto...

pis en lov.
W t- slim che porta sempre il buon umore su questa cappa ostile!!!!

Frida ha detto...

qualcuno sa se a roma c'è un dunkin' donuts? se c'è affittiamo un pulmino e andiamo a magnacce le ciambelle di homer. quelle si che mettono il buon umore

MeHandYou ha detto...

non esiste più...

Frida ha detto...

noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. me tocca andà in america adesso.

Anonimo ha detto...

X Frida:

sei fortunata, non devi arrivare fino in America, solo devi veni in Spagna 5 minuti, qui i donuts si vendono ai super e bars in tutti i gusti e misure possibili....so cosi bboni che il vaticano ha proibito alle suore di mangiarli!!!!!!!

Ps: tu sei grande e il tuo blog, senza nulla togliere a questo del Nenaccio che é chettelodicoaffá, é una bomba, complimenti!

T Slim.

Frida ha detto...

madò...grazie di tutti questi complimenti, non me li merito sei troppo buono...(poi si squaglia la mia armatura d'acciaio)
Per quanto riguarda le ciambelle infatti le ho mangiate per la prima volta a barcellona...e sinceramente preferisco la spagna agli stati uniti...beato te che sei li (sigh sob)

Anonimo ha detto...

fri ce sto ... non sentì la mia mancanza ma è che ciò da fa...
manu

Anonimo ha detto...

NENOOOOOOOO METTEME N ANTRO POST CHE STO A ROTA E QUESTO É FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

T SLIM!

Anonimo ha detto...

Si nun so rose so'spine
(bah me so fatto de nenuforo da tre giorni).
Comunque sto brog se sta troppo a compiplica e deve esse pe questo che alle donne glie avevano regalato la Barbie e agli uomini i sordatini (quelli mia dell'atlantic mortacci me li inculo billo, ma questa is another story)

Anonimo ha detto...

Secondo una prassi consolidata, Cicerone si avvale di citazioni
teatrali, inserendo spesso nella sua opera versi tratti da opere scritte per una
destinazione scenica. Il fenomeno non si spiega soltanto col desiderio di
abbellire la propria trattazione di reminiscenze letterarie: tale prassi, infatti,
oltre a rispondere ad una radicata tradizione, svolge un suo preciso ruolo
all’interno del complesso pensiero ciceroniano. Quando fa una citazione,
l'Arpinate non si limita a una dimostrazione di cultura, che estragga dai testi
teatrali degli antichi quanto serve a formare un uomo colto, ma si muove
sulla base di molteplici esigenze che a volte si sovrappongono. Esaminare
brevemente alcune di tali citazioni, in particolare quelle presenti nelle opere
retoriche, permette di evidenziare come l’oratore, anche laddove si trovi a
dover spiegare un concetto strettamente tecnico, inserisca a volte brevi
stralci teatrali dotati di una particolare valenza, non solo in relazione al
contesto stesso e all’argomento di cui si sta trattando, ma anche per
motivazioni più recondite e meno immediate.
Nelle opere retoriche di Cicerone si possono reperire circa 83
frammenti teatrali.1 Non sono certo tantissimi, considerato che nei manuali
retorici era la regola intercalare frammenti di opere altrui, ma sufficienti a
stimolare alcune riflessioni.
Anzitutto è opportuno operare un distinguo tra il giovanile De Inventione
e i trattati retorici della maturità. Se, infatti, nel trattatello giovanile
non si ha una vera e propria contestualizzazione della cita
zione,2 nelle successive opere retoriche, invece, le inserzioni poetiche sono
11 Il numero non è affatto grande, considerato che nelle sole Tusculanae Disputationes
gli ‘inserti teatrali’ sono addirittura 88.
22 Nel De inventione, infatti, su 11 citazioni teatrali presenti, ben 6 sono introdotte da
Pan 20 (2002), pp. 57-80.....

che cazzo ne so me pareva palloso quanto basta....

Nazzareno Neno Tomei ha detto...

.Bella Pì!!
Ogni tanto arrivi ce fai ride e te ne vai...
Bono sto nenuforo eh?