martedì 14 agosto 2018

Foto rubate

Una foto "rubata" di cui non conoscevo neanche l'esistenza e che oggi mi perviene.
Esame di maturità di Riccardø Tömei.
Finisce la prova orale, non reggo più e mi crolla addosso tutta la tensione. Esco di corsa dalla stanza per non farmi veder piangere. Ma lui mi cerca e mi raggiunge, nascosto quasi, in un corridoio. Mi abbraccia forte, mentre le lacrime scorrono copiose ed inarrestabili.
Qualcuno, per fortuna dico adesso, scatta una foto. Un amico, forse. Anzi sicuramente lo è, solo un vero amico conosce il valore di certe cose.

Quel giorno ho vissuto una delle emozioni più forti della mia vita. Insieme a noi due c'erano tutti, in quel momento.
Mia madre, mio padre, nonno Pippo, nonna Amata. L'orgoglio ed il vanto di una stirpe che prosegue e si lancia nel futuro.
Ho sempre cercato di darti, affettivamente, quello che a me manca ed è mancato da morire.
Ti amo, vita mia.
Perché questo sei tu, LA VITA MIA.

"Un padre ed un figlio, in un solo abbraccio, squarciano il tempo, vanno oltre lo spazio"