giovedì 28 febbraio 2008

...e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada, difendemmo l'onore col sorriso e la spada...

Questi eravamo e questi saremo per sempre.
Bambini adulti in un momento storico in cui "gli altri pensavano ad altro". Vissuti forse in un'altra dimensione e in un altro tempo, con un'idea del mondo che sembra essere sparita.
Ma non rimpiango nulla e sono onorato di avervi conosciuti.
In qualsiasi parte del mondo voi siate, amici miei, siete nel mio cuore. E sono felice di avervi ritrovati.

Dedicato a noi, all'Europa, al mondo che volevamo e che piano piano stanno uccidendo. Smetto di scrivere perchè la lacrima scende...


Entrammo nella vita dalla parte sbagliata in un tempo vigliacco, con la faccia sudata,

ci sentimmo chiamare sempre più forte, ci sentimmo morire ma non era la morte

e la vita ridendo ci prese per mano, ci levò le catene per portarci lontano.

Ma sentendo parlare di donne e di vino, di un amore bastardo che ammazzava un bambino

e di vecchi mercanti e di rate pagate e di fabbriche nuove e di orecchie affamate.

pregammo la vita di non farci morire se non c'era un tramonto da poter ricordare

e il tramonto già c'era, era notte da un pezzo ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo.

Ma sentendo parlare di una donna allo specchio, di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio

e di un vecchio ricordo di vent'anni passati, di occasioni mancate e di treni perduti

e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada, difendemmo l'onore col sorriso e la spada.

Scordammo la casa e il suo caldo com'era per il caldo più freddo di una fredda galera

e uccidemmo la noia annoiando la morte e vincemmo soltanto cantando più forte

e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini

e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini.

7 commenti:

Vale ha detto...

Cazzo, Nè prima de fà ste cose avvisame.
Mi sono commosso davanti ai colleghi, m'hanno pure chiesto che me pijava.

sig sig

Anonimo ha detto...

Vorrei essere un fiume in piena per descrivere quello che sento, ma mi limito a ricordare la persona che ha scritto questi versi e che ho conosciuto personalmente e, in qualche modo, vissuto con lui. Io, senza polemizzare con nessuno, in qualche modo ho continuato a seguire una certa strada sì, senza non pochi inconvenienti sia di carattere materiale che spirituale, ma ho cercato e stò continuando a fare quello per il quale tanto abbiamo sofferto tutti insieme negli anni passati. Concludo dicendo che, malgrado le nostre strade si siano divise ed ognuno ha preso quella che la vita più gli ha proposto, la nostra amicizia potrà rimanere in eterno. Quegli anni, allora, sono serviti a qualcosa, o no?
Peppe rebels

Anonimo ha detto...

..noi pochi, noi felici pochi...noi manipolo di fratelli!!! caro neno, mentre rileggevo il testo di "canti assassini" di massimo morsello mille emozioni mi hanno assalito e ammutolito... tutto un mondo che avevo rimosso mi è tornato improvvisamente davanti agli occhi ed un brivido mi ha percosro la schiena! Diceva Merlino, nel memorabile film "Excalibur", che "il guaio degli uomini è che essi dimenticano"! Si, troppo spesso dimentichiamo che la nostra vita ha toccato corde che molti non conoscono e che quelle corde, ogni volta che vengono stuzzicate, vibrano in modo assoluto. In questo mondo di rovine è bello sapere che esiste ancora chi è capace di commuoversi ! In alto i cuori e ricordatevi sempre che il domani appartiene a noi!!Luca (marito di Vix)

Anonimo ha detto...

Boia chi molla!

Nazzareno Neno Tomei ha detto...

Onore a voi, Luca e Vix, Difensori dell'Avamposto Nord (nord per me che sto a Latina!!).
Un abbraccio.

PS anche se sto un po incazzato con voi per la sola che m'avete dato! Ma no dai, scherzo!!
;-)

Anonimo ha detto...

Onore a Massimino

calu

Anonimo ha detto...

Hobbit - Vecchio continente

Vecchio continente,
Sei rimasto solo
Anche l’ultimo guerriero
Ha spiccato il volo
Nelle nostre menti
Restano i ricordi
Di una stirpe che lottava
Dall’Apennino ai fiordi
Vecchio continente
Ora stai piangendo
Nelle notti di Belgrado
Puoi sentirne il lamento
Ma la speranza
È negli occhi di un bambino
Che ora sta crescendo ad Oldham, Derry o a Berlino!
Grande Europa!
La tua stella torni a brillare
Quanto sangue sopra i tuoi monti…
Grande Europa!
Tu sei terra di eroi e condottieri
Ma cosa vogliono questi mercanti e questi banchieri!
Vecchio continente,
Che triste destino
Nel vedere la tua gente
Camminare a capo chino
Accecati dall’oro,
Soffocati dall’usura
Han venduto l’anima
Agli Yankees e alla mezzaluna
Vecchio continente,
Ora stai sperando
Nel vedere in quella piazza
I tuoi vessilli ancora al vento
C’è ancora chi lotta,
C’è ancora chi spera
E quest’invasore,
Lo vogliamo nell’arena
Grande Europa!
La tua stella torni a brillare
Quanto sangue sopra i tuoi monti…
Grande Europa!
Tu sei terra di eroi e condottieri
Ma cosa vogliono questi mercanti e questi banchieri!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!
Grande Europa!

Sono capitata qui per caso..e non potevo non commentare adeguadamente una conzone bella come quella di Morsello...