venerdì 28 maggio 2010

NASCE “MYROMA”: E' UN GIORNO STORICO PER LO SVILUPPO DELL'AZIONARIATO POPOLARE IN ITALIA


Nasce a Roma, presso la sede dell’Ente EUR S.p.A., "MyRoma", l'associazione dei sostenitori giallorossi con l’obiettivo di far partire dalla Capitale il primo progetto tricolore di "Azionariato Popolare".

Gli 83 costituenti di "MyRoma" (tanti quanti gli anni della A.S. Roma), tra cui importanti professionisti e personaggi del mondo del cinema, della musica, dello sport, della politica e della formazione universitaria, si sono riuniti per l’approvazione dello Statuto, del Codice Etico e del Documento Programmatico della costituenda Associazione.

E’ un sogno che diventa realtà per tutti noi che abbiamo creduto, sin dall’inizio, nell’idea di un progetto focalizzato sull’Azionariato Popolare, in linea con quanto già avviene nel resto d’Europa”, ha dichiarato Walter Campanile (Fondatore di “MyRoma”). “Il popolo giallorosso deve ambire a diventare come le tifoserie dei più importanti club europei, dove i tifosi collaborano con la Società per lo sviluppo globale del marchio sportivo e sono parte del progetto economico-sportivo della Società stessa.
La presenza di oltre 170 progetti di azionariato popolare in tutta Europa conferma il trend di crescita di questo fenomeno. Oggi MyRoma ha visto, tra l’altro, la presenza dei rappresentanti della Supporters Direct e del Trust dell’Amburgo SV. Pensare che il Barcellona F.C. ha attualmente più di 175 mila soci è solo un ulteriore stimolo a realizzare questo nuovo grande sogno giallorosso.
Un club supportato da una struttura di azionariato popolare è una realtà più ricca e vicina alle esigenze dei propri sostenitori, oltre che capace di rispondervi in tempo reale. Noi di MyRoma ci crediamo e vogliamo realizzarlo insieme all’A.S. Roma”.

Stasera ho fatto l'amore con LEI.

Stasera ho fatto l'amore con lei...con la mia ROMA.
Giro in centro con mio figlio e finale al Gianicolo.
Lui che mi riempiva di domande ed i miei occhi lucidi che rispondevano insieme alle mie parole...
Sta imparando ad amarla.
Se riuscisse a farlo almeno la metà di quanto la amo io, sarebbe già abbastanza per il suo ancor piccolo cuore...

domenica 23 maggio 2010

La verità delle cose...

Volendo seriamente ricercare la verità delle cose, non si deve scegliere una scienza particolare, infatti esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficoltà di scuola, ma perché in ogni circostanza della vita l'intelletto indichi alla volontà ciò che si debba scegliere; e ben presto ci si meraviglierà di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver ottenuto non soltanto le stesse cose da altri desiderate, ma anche più profonde di quanto essi stessi possano attendersi.
(Cartesio)

venerdì 21 maggio 2010

Non credere alle cazzate. Non tutto è perduto. Fai la tua piccola parte di bene, ovunque ti trovi ed il mondo è già cambiato...

mercoledì 19 maggio 2010

Questo era prima di Verona

EDITORIALE | 16-05-2010 - ore 11:13

CARMINE FOTIA

"Il calcio sono io", proclama dalla copertina del primo newsmagazine italiano l’allenatore più arrogante del mondo. "Il calcio siamo noi", gridano invece ventimila cuori giallorossi in marcia per Verona per l’ultima pagina di un campionato bellissimo e esaltante. Per vivere fino all’ultimo l’emozione di una stagione indimenticabile. In quell’"io" di Mourinho c’è l’apoteosi di un guappo di cartone (come lo scudetto del 2006), capace di fare lo spavaldo solo dall’alto delle risorse illimitate che gli vengono messe a disposizione. Quelle economiche, ma anche quelle di potere, dal momento che dal processo di Napoli emergono comportamenti dei dirigenti nerazzurri non poi così diversi da quelli di Moggi e dei suoi complici. Il Guerin Sportivo ieri in edicola ha fatto due conti in tasca ai nerazzurri: in 14 anni hanno accumulato perdite per un miliardo centocinquantamilioni di euro. Moratti ha messo in questo buco nero settecentoquaranta milioni di euro. Sono le cifre di una gestione economica insensata, fatta di campagne acquisti faraoniche (qualcuno sa dirmi che fine ha fatto Quaresma, acquistato la scorsa estate per trenta milioni di euro?). Mi sapete dire che razza di grande impresa sarebbe quella di Mou, se anche gli riuscisse - e non è affatto detto che gli riesca? Se parliamo di scudetti, (e quello di quest’anno è ancora tutto da giocare) l’Inter li vinceva anche con Mancini. Quanto alla Champions, anch’essa ancora in palio, il Milan ha vinto molto di più e ha speso molto di meno. Dunque, qual è stato il valore aggiunto dell’allenatore più arrogante del mondo? Lo spirito vincente, dicono. A mio modo di vedere non è così. E vi spiego con un esempio piccolo piccolo. Non so se avete mai giocato a Risiko. Credo di sì. Allora immaginate di subentrare a un giocatore che vi lascia in eredità 500 carri armati piazzati in Russia con i quali voi dovete conquistare la Jacuzia che si difende con 10. Quando avrete vinto grazie al rapporto di 50 contro 1, voglio vedere se avete il coraggio di vantare chissà quale eroismo o bravura. Avrete solo fatto valere la vostra forza bruta. Dove sta l'impresa sportiva? La nostra, invece, lo è. E grazie ad essa siamo a un passo dal sogno. Per una singolare coincidenza, nello stesso giorno in cui veniva pubblicata l’intervista dell’egolatra del calcio, a Roma, dentro il Colosseo, si incontravano il Gladiatore del cinema, Russel Crowe e quello del calcio, Francesco Totti. Protagonisti entrambi di un film bellissimo. La storia di cui Crowe è protagonista non né quella di legioni invincibili, di eserciti potenti, di condottieri immortali. E’ l’esatto contrario: la storia di un pugno di uomini resi schiavi che si liberano lottando contro l’ingiustizia e la tirannide. Perciò nel loro grido di battaglia "Forza e Onore", non si sente l’eco della retorica bensì quello della forza dell’oppresso che si ribella al potente, dell’onore che è anzitutto lealtà verso i propri compagni. Tradotta nel calcio è la storia della Roma di questi ultimi anni , di cui Francesco Totti è stato ed è la bandiera. Quella Roma di Franco Sensi che denunciava Calciopoli, che si opponeva sul campo e fuori allo strapotere bianconero. E che oggi si oppone al superpotere dell’Inter, cui si inchinano arbitri, istituzioni e mass-media e che, come abbiamo visto, è fondato su risorse economiche illimitate.

Qui si respira un’altra aria, cara Milano Sprecona! Quella - come scrive sempre il Guerin Sportivo, attribuendo alla Roma lo Scudetto dei Bilanci - di una gestione economica sana, affidata a due donne di ferro, Rosella Sensi e Cristina Mazzoleni. Bilanci a posto e squadra competitiva. Mi piacerebbe vedere l’egolatra allenare una squadra che non si può permettere follie sul mercato. Sì, mi piacerebbe proprio vederlo! Intanto io mi coccolo Mastro Claudio che, da vero romano, gli ha risposto in modo lapidario :"Che Noia!". Effettivamente, che noia mortale quelli che sanno dire solo io, io, io!

L’egolatra dice che il calcio italiano non gli piace, ma lui è la quintessenza del peggior modo d’essere del calcio italiano, quello che si esprime nella logica del vincere a tutti i costi, a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo. No, il calcio non sei tu. Il calcio siamo noi, questi colori, questa gente, questa città idealmente oggi tutta in marcia per Verona. Per sognare non servono denaro e potere, servono cuori puri e menti libere. Serve il coraggio. Serve l’amore. Serve la Roma.

martedì 18 maggio 2010

Noi siamo questi...





Lunedì 17 Maggio 2010






da "IL MESSAGERO"







di ENRICO VANZINA


C’ERO. Al Bentegodi, intendo. C’ero, perso tra ventimila tifosi giallorossi venuti a Verona per tifare Roma. C’ero. E per fortuna che c’ero. Perché dopo quasi cinquant’anni che tifo Roma, proprio nel giorno in cui “ non è successo” ho capito fino in fondo cosa significa il vecchio detto” la Roma non si discute, si ama”. Come fai a non amarla? Tosta, indomita, sei volte seconda negli ultimi dieci anni, piccola ma grandiosa, verace, sportivamente ineccepibile, sognatrice anche quando nessuno sogna più, filosofa, credente, pazza nella sua lucidità. Bisogna per forza amarla. Perché la Roma è la Roma. Mi ha detto un veronese seduto accanto a me: “ Siete la tifoseria più bella del mondo”. Vedere un Bentegodi tinto di giallo e rosso, come l’Olimpico, gli aveva dato i brividi. Li ha dati anche a me. No, non c’è proprio niente da discutere. Forza Roma for ever.
E’stata una favola. I nostri nemici adesso gongolano, pensando che ce la siamo presa in quel posto. Invece in quel posto l’hanno presa loro. Che figurone. Quarantotto punti nel girone di ritorno. Roba da fenomeni. Che stile il signor Ranieri. Serio, pacato, mai sopra le righe. Gli altri invece? Lasciamo perdere. E in campo che ragazzi impagabili. Perché quella di Verona non era una partita facile. L’hanno interpretata alla perfezione. Mettendoci il talento, le gambe, il cuore e soprattutto la testa. E la fede.
E poi diciamolo. Un primato forse inutile, ma di grande valore morale, lo abbiamo vinto. In questo campionato siamo arrivati primi tra gli italiani. L’Inter, infatti, non è una squadra italiana. E’ una multinazionale globale dove giocano i petro-euro e un esercito di mercenari. Manco un italiano a tempo pieno. Non è questione di nazionalismo ma da noi giocano Francesco, Daniele, Simone, Luca, Matteo, Marco e un altro Marco che fa di cognome Motta. Mentre il loro Motta fa di nome Thiago. Che a Milano come Motta fa impressione, no? Ma dice tutta la ridicola verità.
Su di uno striscione srotolato in curva, a Verona, si leggeva “Chi tifa Roma, non perde mai”. E’ proprio così. Puoi arrivare secondo ma è come se avessi vinto. E soprattutto tifando Roma non perdi mai l’onore. Altri, invece, tifano addirittura contro la loro squadra. Perdendo, oltre la partita, anche un po’ della loro dignità. Lo so, zeru tituli. Ma chi se ne frega. Il titolo più bello da leggere sui giornali, per noi, è sempre lo stesso: Grazie Roma.


lunedì 17 maggio 2010

CHI TIFA ROMA NON PERDE MAI!! (2)

Per sognare non servono denaro e potere, servono cuori puri e menti libere. Serve il coraggio. Serve l’amore. Serve la Roma.

Chi Tifa Roma Non Perde Mai!!!


CE BATTE ER CORE E CE RODE ER CULO
Non ce l'hai fatta ROMA...sempre con TE...

domenica 16 maggio 2010

la paura

Ciò che mi fa più paura è la paura stessa...

giovedì 13 maggio 2010

ROMA - Catania 1 - 0


PETTI D'ACCIAIO, ASTUZIA E CORE...

Tutti e tutto contro...

"Giallorossi si diventa perchè essere romanisti significa avere tutto e tutti contro. Perchè ciò non ti affligge, ma ti esalta. Perchè la scelta implica al coraggio...perchè io, malgrado tutto, resterò sempre un cuore da ultras"
(Paolo Zappavigna)

domenica 9 maggio 2010

Ti piace vincere facile? Cambia squadra, Roma non fa per te.





Hai scelto ROMA. Dovrai sempre aver paura e dovrai sempre sconfiggerla. Non si sceglie Roma per vincere facile. Si sceglie per AMORE. Ci saremo, fino all'ultimo minuto, Roma MIA...

lunedì 3 maggio 2010

sabato 1 maggio 2010

DE ROSSI: ´CI CREDEREMO FINO ALL´ULTIMO MINUTO DELL´ULTIMA GIORNATA´


"Era importante la risposta della squadra dopo la Sampdoria. Era importante, noi ci crederemo fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata"
(Daniele De Rossi a SKY)

Questi siamo NOI.
TESTARDAMENTE AS ROMA!!