lunedì 24 settembre 2007

L' UOMO....CHE CHIAMAVA I CAVALLI.



Sempre scritta dal Secco come commento ad un post precedente. Meritava, a mio avviso di diventare un post. Ho fatto copia e incolla.

Ci eravamo andati perchè si diceva che di notte ci fossero fantasmi e cose del genere. Oggi ci vanno gli scambisti...
Posso solo dire che DOPO ci siamo accorti che erano cavalli ed allora ho tentato l'avvicinamento.
Ma prima ci siamo TUTTI stracagati addosso!
Sentivamo dei rumori e nessuno ci rispondeva...
Posso solo dire una cosa "siete dei bastardi!!"

Sopra una foto del magico automezzo che ci trasportava per le nostre scorribande notturne.
Era proprio
questo il modello (non quello indicato da Pino).
Tranne il portapacchi. Camillo odiava il portapacchi...


Racconto di una notte d'estate

"Tutto ció successe durante i nostri primi 16-18' anni (e adesso Grazie ar Magico NENO stiamo vivendo i secondi e quarche ccosa!!!)

ambientazione Monte Giove a Terracina.. di notte...(se l' unico neurone che m'é rimasto non mi tradisce....)

Eravamo i Soliti Ignoti...e camminando al buio "ebbimo" un incontro ravvicinato con dei cavalli lasciati lí al pascolo allora uno tra noi, uno su tutti, NENO (ZA ZAN-colonna sonora)!!
un vero audace, fece leva su tutto il suo coraggio intraprendendo un ardito avvicinamento per stabilire una comunicazione plausibile con quelle creature cosí pericolose, ma lui ...con enorme spirito di sacrificio e abnegazione, come ne quadro di Delacroix "La Libertá guidando il Popolo" (ma c' ha risparmiato le zinne da fori!), avanzando di un passo avanti a tutti noi che lo seguivamo e allargando le braccia per fermarci, disse delle parole che sono rimaste stampate nei cuori di tutti noi:"FERMI TUTTI RAGAZZI..LI CONOSCO IO I CAVALLI!!", e se pure era una notte d' estate il sudore gelava le nostre fronti e la paura rendeva il battito dei nostri cuori udibili, temendo per l' incolumitá di colui che sapeva! Stava esponendo la sua vita per noi!
Iniziava l' avvicinamento in solitario dell'impavido condottiero, come un torero davanti al suo toro, con una battaglia d' occhi, pur sapendo che il suo nemico essendo fisicamente piú forte di lui avrebbe potuto infliggergli la mortal cornata,...ma non era un toro ma qualcosa di molto piú pericoloso,... ERA UN CAVALLO!! (ZA ZAN-aricolonna sonora)!!!

Quatto, quatto (e fanno otto!) nel suo andare, ma sempre mantenendo un ritegno, si avvicina sino ad arrivare ad una distanza critica, sufficente per ricevere una sputazza dal famigerato cavallo (lo so che non era un lama ma questo cavallo sputava, e poi il racconto é mio e me lo gestisco io; se no prendo il pallone e me ne vado!) ci furono dei secondi di silenzio la qual tensione si sarebbe potuta tagliare con un grissino; ma era il momento di passare all' azione; aveva la bocca piú secca delle palle di un Tuareg, ma il nostro Eroe, nonostante la difficoltá obiettiva per produrre saliva passó la lingua lentamente tra le labbra per umidificarle, per ottenere la massima vibrazione di quest' ultime al fine di rendere il piú credibile possibile il suo letal richiamo.
Ecco...le labbra vibrano e un rumore squarcia il silenzio...

....."BRRRRRRRRRRRRRRR".....


..E ER CAVALLO SE NE VA A FFANCULO PENSANDO ..."MA STI COGLIONI... STANOTTE...PROPIO QUÁ AVEVANO DA VENÍ A ROMPE' RCAZZO!!!!!!!!??"."

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok ok Nè la mascherina era piu...come dire....all'avanguardia.....
in effetti il tutto era piu moderno...ma....ragazzi miei
(o dovrei forse dire vecchi miei?)trasportava da dio!

Anonimo ha detto...

Confermo che prima di accorgerci che erano cavalli il rilassamento intestinale, o il gioco di sfintere, che dir si voglia, fu veramente collettivo!!!!

A Ne ma te ricordi quando semo annati io te e Peppe a cavalcá senza sella i cavalli tua,

PS: Geronimo c' ha chiesto l' autografo.

The Slim.

Anonimo ha detto...

Io lo ricordo. Sto brocco che pesava due milioni di chili. Andava più lento della vespa co l'asma del menga.
Infatti dopo mezzora (fatti venti centimetri) abbiamo trovato un nuovo divertimento. Ricordate?
A tirà i sassi ai maiali

Anonimo ha detto...

E come no?

Ma chi se lo ricordano meglio so i maiali.....

The Slim.

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordarvi anche che il suddetto mezzo veniva spesso usato per andare in discoteca. Alla Bussola precisamente, poi, poichè il locale era frequentato dai fighetti romani che d'estate infestano il Circeo e noi coglioni ci vergognavamo come i ladri, di non arrivare con il macchinone del babbo, parcheggiavamo a Sabaudia, e strisciavamo fino alla più vicina fuoriserie fingendo di averla appena parcheggiata. Che fenomeni.

Anonimo ha detto...

A 118 ci se?

Anonimo ha detto...

Scusa chi sei?

Anonimo ha detto...

Per 118 e anonim(?)o:

Se sete donne spojateve, se sete omini fateve riconosce!

The Slim.

Anonimo ha detto...

Ben detto Slim.
Anzi: se siete donne e ve spogliate fatece vedè qualcosa

he he he

Anonimo ha detto...

non ho mai capito come mai la vespetta mia andava cosi piano, ci cambiai pure il gigler preso dalla disperazione ma niente, non se sa. tanto che la vendetti a una tipa a roma, venne con un amico suo, uno sveglio che provo' a portarla in salita e manco je la faceva. bucio de culo che la madre della tipa vedendo che la vespa andava a 2 al ora la prese proprio per il fattore sicurezza :)