mercoledì 5 settembre 2007

Addio Salvatore...






Questo post è più che serio.
Per chi non lo conosceva (pochissimi credo) Salvatore "il sindaco", detto anche Salvatore "il bruscolinaro" per via della sua attivita di vendità di bruscolini e fusaglie, era un personaggio famoso a Latina e dintorni.
Insieme a suo fratello Franco, ha accompagnato la vita di Latina per anni, dicendo a tutti di essere lui il sindaco di questa città.
E tutti gli davano ragione, lo assecondavano. Per la sua simpatia, per la sua vitalità con la quale riusciva sempre a strapparti un sorriso.

Io sono il primo di quegli "stronzi" di cui il mio amico Gianni parla nell'articolo che riporto fedelmente sotto. Ma, forse, ho la scusante di non averlo saputo e di apprenderlo solo ora.
Forse...
Addio Salvatore. Sarai sempre nei nostri cuori...




QUESTO MERITEREBBE UNO SPAZIO NEL TUO BLOG:
LA MORTE DI SALVATORE MINENNA "IL SINDACO"...IO LA MIA PARTE L'HO FATTA ED HO DENUNCIATO QUESTA CITTA' E QUESTA GENTE DI MERDA SU PARVAPOLIS.IT QUESTO IL TESTO CHE MI HANNO PUBBLICATO:...SENZA DUBBIO IL PIU' GRANDE DI TUTTI!!!

Latina. Ciao Salvatore. Per chi gli ha voluto bene è sempre stato solo lui il vero sindaco di Latina. Piccola folla commossa ai funerali

Gentilissimo Direttore, sono un vostro lettore e sono appena tornato dai funerali di Salvatore "Il Sindaco", quello che amava la città e la portava veramente nel cuore.
Oggi sono contento perché ho la consapevolezza che Salvatore non è morto, ma vive nel cuore di 50 (ha letto bene..solo 50 persone) che lo porteranno per sempre nel cuore. Oggi è morta la città di Latina, quella che ha visto Salvatore davanti i carri di carnevale tantissime volte o, meglio ancora, con la fascia di Sindaco.
Con il vostro articolo di oggi, la Chiesa non avrebbe potuto contenere la folla, ma purtroppo oggi non c'erano discorsi da fare o autorità da sfilare e segnalare la loro presenza con tanto di macchine con autista. Poche persone discrete, cittadini comuni, ospiti di "Villa Elena" (15 persone con il titolare Alberto Iannarelli), l'ex consigliere comunale Filippo Cosignani, un maresciallo della Polizia Municipale e qualche affezionato che ha tirato fuori foto in bianco e nero a memoria di una città che ormai vive di ricordi e dei valori dell'"apparire" piuttosto che quelli dell'"essere".
Il dispiacere è stato più forte al momento delle letture, quando è stata letta la frase dalle Sacre Scritture: "Non si vive per se stessi e non si muore per se stessi."

Peccato davvero, forse il messaggio non arriverà mai ai Signori del Palazzo, ma continueremo ad andare avanti, perché come diceva il Comandante Valerio Borghese: "Ci sono tanti modi per vincere o perdere una guerra e non è come si vince o come si perde, come si vive o come si muore; un tradimento macchia un popolo per sempre".
E tra i presenti, mi sono sentito tradito. Grazie per l'ospitalità.


Giovanni Bizzarri

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho saputo della morte di Salvatore, mentre mi trovavo fuori Latina.
Leggendo il piccolo trafiletto su Latina Oggi, che indicava il giorno e l'ora del funerale, rimanevo rammaricato del fatto, che non potevo essere presente. Immaginavo una (almeno) discreta folla, con la presenza di (almeno) un consigliere comunale (fosse anche l'ultimo e sconosciuto), con fascia tricolore sul petto, che portasse i saluti della città. La risposta la mattina successiva quando uscito dall'edicola di Ponza, leggevo la presenza di "sole" 50 persone.
Non mi permetto di giudicare le persone che per scelta o impossibilità non sono state presenti, ma questa amministrazione comunale si. Irriconoscente ed insensibile, verso chi, questa città l'ha veramente amata.
SPERO CHE ALMENO ABBIA LA FORSA E L'ORGOGLIO DI INTITOLARGLI UNA STRADA: "SALVATORE UNICO SINDACO DI LATINA".
pejo

Anonimo ha detto...

Al di là della ulteriore conferma che la nostra è una città "piccola piccola", credo che Salvatore abbia comunque avuto il suo momento di gloria, l'ultimo. Non c'è stata un'unica persona di quelle che mi è capitato di incontrare al lavoro, in città, al bar, in spiaggia, in palestra che non l'abbia ricordato e con molto, molto affetto. Ognuno aveva da raccontare un aneddoto ed ognuno lo raccontava con malinconia e sincero dispiacere. Saremo molti più di cinquanta a portarlo nel cuore, sebbene non presenti alle esequie e assolutamente non rappresentati da chi invece avrebbe dovuto testimoniare che questa città ha anche un'anima. Ma purtroppo è una città "piccola, piccola".

Anonimo ha detto...

ciao a tutti.

Salvatore, anni che non lo vedevo, abito all estero da tanto
tempo ma non posso dimenticarlo.

Ho lavorato nel settore dei servizi sociali e ci sono stato
a stretto contatto anni e anni fa, stando con lui alcune
volte,lo aiutavo etc, lui mi aspettava spesso in finestra.
mi faceva strano lavorare per lui, per me era il segnale che
ero cresciuto ed adulto, me lo ricordavo da bambino pure io
di fronte alla Standa con il fratello,i 2 bruscolinari
vestiti con camice bianco,austeri forse quando eri bambino
ma tenerissimi quando eri piu grande e capivi che i loro
visi racchiudevano tutta la mediterraneita' e in un certo
senso le macchiette involontarie alla Toto' e nel mondo di
Salvatore il bambino che era sempre in tutti noi.

Non c'e' piu Salvatore, e' una Latina atipica ma allo stesso
tempo caratteristica che con lui non c'e' piu'.

Forse la Latina che non cambiava mai nella mia mente, quella
di quando ci si conosceva tutti e un fatto privato diventava
pubblico.
Oggi il dramma di un uomo che non c'e' piu lo hanno
testimoniato solo in pochi , diventando tutti un po piu
attaccati al proprio tempo. Ma il tempo e' tiranno, e un
giorno nemmeno noi ne avremo piu.Finira'pure il tempo
nostro.

Salvatore Sindaco ti saluto affettuosamente da Londra.

Legolas