lunedì 23 giugno 2008

Fiat...lux!





Lo avete visto no?
Lo spot della nuova Lancia Delta.
Non vi ha fato un po’ schifo vedere uno (Richard Gere) che si proclama buddista e amico del popolo tibetano da sempre, mettere tutto questo al soldo della pubblicità? Mercanteggiare un credo religioso e una convinzione, ormai diventata politica, per un cachet pubblicitario per quanto alto possa essere stato?

Ma il punto non è solo questo.
Il motivo della scelta credevo fosse chiaro e delineato e compare esattamente in un comunicato stampa del sito Fiat press in cui si dice:
"Per il lancio del modello che segna il ritorno nel segmento più importante delle vetture europee, Lancia ha scelto di interpretare il posizionamento di Delta armonizzando in uno spot la personalità di Richard Gere e una storia particolarmente vicina al suo modo di vivere e ai valori che sostiene.
Lo spot non esalta dei valori tecnici ma dei valori umani. Sono finiti i tempi degli spot “catalogo” e Lancia ha fatto suo da tempo questo linguaggio."

Ok perfetto. E' esattamente quello che abbiamo pensato tutti (per quanto può averci fatto schifo)
Ma... C'è un MA!
Esattamente lo stesso giorno, a distanza di poche ore cioè il 20/06/2008 la Fiat Group emette un altro comunicato stampa in cui dice l'esatto contrario:

"Al Gruppo Fiat è recentemente (un paio d'ore prima? N.d.R.) giunta notizia che la pubblicità della nuova Lancia Delta potrebbe turbare la sensibilità del popolo cinese.
Da tempo la promozione e la pubblicità dei prodotti del Gruppo sono collegate ad eventi e personaggi che hanno dato significativi contributi artistici a livello internazionale. Queste scelte non hanno mai avuto nulla a che fare con ragioni politiche o con l’intenzione della Fiat di interferire con il sistema politico interno di nessun Paese, tanto meno nei confronti della Repubblica Popolare Cinese.
La scelta di Richard Gere come testimonial della Lancia Delta è stata dettata dalla sua lunga ed illustre carriera artistica. Allo stesso modo, la scelta del tema da parte dello stesso Gere riflette il nostro impegno a sostegno della libertà di espressione artistica.
Questa scelta non va intesa come un avallo del Gruppo Fiat alle opinioni sociali e politiche dell’artista.
Il Gruppo Fiat riafferma la propria neutralità in merito a qualsiasi questione politica, sia essa nazionale o internazionale.
Nel caso in cui la pubblicità della Lancia Delta possa aver dato origine a fraintendimenti circa una consolidata posizione di neutralità dell’azienda, il Gruppo Fiat intende presentare le proprie scuse al Governo della Repubblica Popolare Cinese e al popolo cinese."

FARESTE MEGLIO A PRESENTARLE AL POPOLO TIBETANO LE SCUSE, MERCANTI MALEDETTI!!! I TIBETANI NON FANNO TESTO, VERO??!!!
LI USIAMO PER FARCI GLI SPOT, UTILIZZIAMO UN TESTIMONIAL A LORO VICINO PER FAR SEMBRARE CHE PERORIAMO LA LORO CAUSA E POI SE I LORO OPPRESSORI SI OFFENDONO CHIEDIAMO SCUSA AGLI OPPRESSORI STESSI!!

Beh...ma in fondo è normale. Nella nuova società in cui contano i numeri, i tibetani vanno ancora a dorso di mulo e non hanno né intenzioni né mezzi per aggiornarsi in un prossimo futuro.
I cinesi invece no. I cinesi stanno crescendo. E sono comunque unmiliardoeduecentomilioni di potenziali acquirenti per Punto, Delta & Co.

Oppure... MA SI HO CAPITO!!! State tentando il colpo gobbo e volete vendergli il progetto "DUNA"??!!! Giù la maschera vi abbiamo scoperti!!

3 commenti:

Frida ha detto...

allora non dovremmo piu comprare cibo per animali, perchè fanno gli esperimenti sugli stessi, oppure la grande multinazionale nestlè (che ovviamente agglomera altri marchi importanti), che nel terzo mondo cerca di disabituare al latte materno i neonati, per vendere il latte artificiale...e da qui malattie date dall'acqua non proprio potabile...che volemo fa?!

Nazzareno Neno Tomei ha detto...

Volemo fa che io me so rotto i coglioni de sta zitto!!
Tu che voi fa?
Se stamo zitti è peggio.
Almeno me sfogo!

Anonimo ha detto...

Per dovere di cronaca riporto quanto ho trovato a proposito dei proventi della campagna:
"Come molti sanno Richard Gere è particolarmente attento alle sorti del popolo tibetano e ne sostiene la causa attraverso una fondazione da lui voluta, la Gere Foundation, alla quale ha deciso di devolvere il compenso della sua partecipazione alla campagna pubblicitaria. Non a caso l’impegno di Gere a favore della pace e a difesa del “diritto alla differenza” è la motivazione alla base della scelta dell’attore americano come testimonial per il lancio della Delta."
Effettivamente la Fiat si è scusata coi cinesi, ma lo spot e il messaggio continuano a fare il giro del mondo.