martedì 19 marzo 2019

19 marzo

19 MARZO.

Se sveglia e me salta addosso, dall'alto del suo metroenovanta.
Auguri papà, me dice.

E stamo li, abbracciati, come se vent'anni non fossero mai passati. Come quando ti tenevo in braccio, quando mi era ancora possibile.
Solo le barbe che si sfregano mi ricordano che sei da tempo un uomo, ormai.
Ma per me sarai sempre quel rompicoglioni che non mi faceva dormire mai, l'animatore delle mie notti più belle di sempre. Quelle stretto a te.

"Auguri papà" e tutto il resto, improvvisamente, non conta più.


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