mercoledì 20 aprile 2016

La lingua italiana

La lingua italiana.

MI piace scrivere ed ho sempre pensato, senza false modestie, di saperlo fare. Qualcuno me accusa pure di fare un po' il professore (Maurizio de Bellis per esempio) e mi piace molto leggere ciò che scrivono alcuni "amici" di cui adoro il tratto distintivo.

Ma leggo di tutto con piacere, anche ciò che è scritto con molteplici errori grammaticali. Dietro chi non sa scrivere si nascondono, a volte, delle difficoltà, una disgrafia, un disagio nell'apprendimento.
O più semplicemente non j'annava de annà a scola quanno che era er tempo suo. Sento delle fitte al fegato quando leggo alcuni strafalcioni, ma mostro apparente freddezza, a volte sorrido, mai beffardo o canzonatorio.

Chi non sopporto davvero è chi CREDE di avere padronanza della lingua, chi dello scrivere ne ha fatto una professione - come c'è riuscito non se sa -, chi dovrebbe essere un faro illuminante nella notte dell'ignoranza o della poca conoscenza. Ecco, sappiate che buona parte di questa ignoranza è colpa vostra e di chi vi ha dato la responsabilità del ruolo che avete usurpato. Voi "giornalisti", "scrittori", "blogger" ed altri pennivendoli a vario titolo, spesso semplici firmatari di un testo pervenuto da qualcun altro, continuate a farveli scrivere i testi, perchè quando lo fate voi...se vede.
Oppure smettete de "scrive", ne benificerebbe il mondo intero.
Un anticipato sincero ringraziamento per chi ascolterà le mie parole.
Un vaffanculo, altrettanto sincero, per chi continua imperterrito nello scempio della lingua italiana.


Nessun commento: