Se c'è l'inferno vojo la certezza de annacce. Il paradiso non potrei
meritarlo, come nessun altro del resto, e poi non me piacerebbe la
compagnia come disse già Oscaretto Wilde.
Il purgatorio lo immagino
come un posto dove stanno tutti inginocchiati a prega' sperando che
arrivi un secondino ed annunci il tuo "fine pena". L'inferno, sì,
l'inferno. Soffrirò il caldo ma so' sicuro che me ce divertirei. E poi,
diciamocelo chiaramente, in tempi de carenza d'impiego è l'unica speranza nel posto fisso.
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