COS’È?
Detta anche "stenosi del canale spinale", è un’alterazione delle dimensioni del canale spinale o dei forami da cui escono le radici nervose.
La spondilosi può essere cervicale o lombare.
PERCHÉ CI SI AMMALA?
Per fenomeni degenerativi noti come “artrosi”. Quando l’articolazione tra le vertebre non è corretta, a causa di pregressi traumi, vizi posturali o anomalie congenite, si formano negli anni delle calcificazioni sui margini ossei delle vertebre stesse.
Gradualmente queste sporgenze (osteofiti) restringono lo spazio a disposizione delle strutture nervose: la compressione dei nervi o del midollo spinale provoca sintomi neurologici.
COME SI RICONOSCE?
A seconda dei disturbi, i pazienti affetti da spondilosi cervicale sono divisi in:
- gruppo I: disturbi di tipo radicolare (es. casi di ernia discale cervicale);
- gruppo II: difficoltà nel compiere movimenti fini con le mani, sensazione di pesantezza agli arti inferiori, disturbi della sensibiltà al tronco e agli arti inferiori, disturbi sfinterici, scosse elettriche lungo la colonna vertebrale e agli arti inferiori (disturbi dovuti alla sofferenza midollare);
- gruppo III: solo dolore al collo.
I disturbi possono essere anche di modesta entità e svanire da sé.
Spesso a pazienti che lamentano problemi quali vertigini, capogiri, suono fastidioso e inesistente nell’orecchio (acufene) si diagnostica la “cervicale”: in realtà questi sintomi sono riferibili a una possibile sofferenza dei vasi arteriosi del circolo vertebro-basilare o comunque a patologie diverse dalla spondilosi cervicale.
La spondilosi cervicale si evidenzia sulle semplici radiografie nel 90% dei maschi oltre i 50 anni e nel 90% delle donne oltre i 60 anni. Infatti la degenerazione cervicale cronica è la causa più frequente di deterioramento progressivo del midollo spinale e delle radici nervose.
2 commenti:
Doctor Nenu e mò che devo fà?
Peppe
A detto il dottore che dei morí....
T Slim
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