Rubami l'amore e rubami il pensiero di dovermi alzare e ruba anche l'ombra di fico che copre il cicalar della comare che vedo bianco di calce e pale pigramente virare e ho in bocca rena di sogno nella rete del sonno meridiano che come rena mi fugge di mano
Che sudati è meglio e il morso è più maturo e la fame è più fame e la morte è più morte sale e perle sulla fronte languida sete avara bellezza che succhi la volontà dal cielo della bocca bocca bacio di pesca che mangi il silenzio del mio cuore
Sud fuga dell'anima tornare a sud di me come si torna sempre all'amor vivere accesi dall'afa di Luglio appesi al mio viaggiar camminando non c'è strada per andare che non sia di camminar
Mescimi il vino più forte più nero talamo d'affanno occhio del mistero olio di giara, grilli, torre saracena nell'incendio della sera e uscire di lampare lentamente nel mare bussare alle persiane di visioni e di passi di anziani
Sud fuga dell'anima tornare a sud di me come si torna sempre all'amor vivere accesi dall'afa di Luglio appesi al mio viaggiar camminando non c'è strada per andare che non sia di camminar
rubami la luna e levagli la smorfia triste quando è piena e ruba anche la vergine azzurra che ci spia vestirci stanchi per uscire fresca camicia di seta in attesa croccante e stirata per lo struscio e un'orzata nel corso affollato in processione la banda attacca il suo marciar così va la vita
6 commenti:
che grande!
Si lo so lo so....
Ma non fa così che poi m'emoziono dai...;-)
si infatti sei uguale uguale a verdone...nun te lo volevo dì
Rubami l'amore e rubami
il pensiero di dovermi alzare
e ruba anche l'ombra di fico che copre
il cicalar della comare
che vedo bianco di calce e pale
pigramente virare
e ho in bocca rena di sogno
nella rete del sonno meridiano
che come rena
mi fugge di mano
Che sudati è meglio
e il morso è più maturo
e la fame è più fame
e la morte è più morte
sale e perle sulla fronte
languida sete avara
bellezza che succhi la volontà
dal cielo della bocca
bocca bacio di pesca che mangi il silenzio
del mio cuore
Sud
fuga dell'anima tornare a sud
di me
come si torna sempre all'amor
vivere accesi dall'afa di Luglio
appesi al mio viaggiar
camminando non c'è strada per andare
che non sia di camminar
Mescimi il vino più forte più nero
talamo d'affanno
occhio del mistero
olio di giara, grilli, torre saracena
nell'incendio della sera
e uscire di lampare
lentamente nel mare
bussare alle persiane di visioni
e di passi di anziani
Sud
fuga dell'anima tornare a sud
di me
come si torna sempre all'amor
vivere accesi dall'afa di Luglio
appesi al mio viaggiar
camminando non c'è strada per andare
che non sia di camminar
rubami la luna e levagli
la smorfia triste quando è piena
e ruba anche la vergine azzurra
che ci spia vestirci stanchi per uscire
fresca camicia di seta in attesa
croccante e stirata
per lo struscio e un'orzata
nel corso affollato in processione
la banda attacca il suo marciar
così va la vita
Camera a Sud
Vinicio Capossela
(la mela)
ussignur...
e i cocci aguzzi di bottiglia non ce li vogliamo mettere?
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