Bravo nenuzzo. Allora hai capito come sono fatto anzi, come sono diventato e, forse, come sei diventato anche tu. Perlomeno io non mi rompo le palle a tenere un blog. Con affetto
che ti dispiace nemo? mamma mia come siete complicati io continuo a non capire un benemerito cavoletto di bruxelles! nemo credo che il fatto che la cene si faccia di martedi sia dedicate alle tue inquiline preferite ebbene noi ci saremo te bacio non ti illudere prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
ma ti dispiace de che?! ha ragione anonimo, qua uno che se deve dispiacè è la persona che si è sentita colpita...la vita è più semplice di quel che si crede...e poi basta di aver paura di farsi tutti nemici...io ve corcherei a tutti
allora una volte per tutte, non ce ne po fregà un' emerita ceppa degli affari vostri...solo che ti tengo presente che il blog è pubblico ed è fatto per esprimere le proprie opinioni che vadano bene o no...e non me parlà de pietre...perchè ne avrei abbastanza da seppellire il mondo... con affetto chiunque tu sia
qualcuno sa se a roma c'è un dunkin' donuts? se c'è affittiamo un pulmino e andiamo a magnacce le ciambelle di homer. quelle si che mettono il buon umore
sei fortunata, non devi arrivare fino in America, solo devi veni in Spagna 5 minuti, qui i donuts si vendono ai super e bars in tutti i gusti e misure possibili....so cosi bboni che il vaticano ha proibito alle suore di mangiarli!!!!!!!
Ps: tu sei grande e il tuo blog, senza nulla togliere a questo del Nenaccio che é chettelodicoaffá, é una bomba, complimenti!
madò...grazie di tutti questi complimenti, non me li merito sei troppo buono...(poi si squaglia la mia armatura d'acciaio) Per quanto riguarda le ciambelle infatti le ho mangiate per la prima volta a barcellona...e sinceramente preferisco la spagna agli stati uniti...beato te che sei li (sigh sob)
Si nun so rose so'spine (bah me so fatto de nenuforo da tre giorni). Comunque sto brog se sta troppo a compiplica e deve esse pe questo che alle donne glie avevano regalato la Barbie e agli uomini i sordatini (quelli mia dell'atlantic mortacci me li inculo billo, ma questa is another story)
Secondo una prassi consolidata, Cicerone si avvale di citazioni teatrali, inserendo spesso nella sua opera versi tratti da opere scritte per una destinazione scenica. Il fenomeno non si spiega soltanto col desiderio di abbellire la propria trattazione di reminiscenze letterarie: tale prassi, infatti, oltre a rispondere ad una radicata tradizione, svolge un suo preciso ruolo all’interno del complesso pensiero ciceroniano. Quando fa una citazione, l'Arpinate non si limita a una dimostrazione di cultura, che estragga dai testi teatrali degli antichi quanto serve a formare un uomo colto, ma si muove sulla base di molteplici esigenze che a volte si sovrappongono. Esaminare brevemente alcune di tali citazioni, in particolare quelle presenti nelle opere retoriche, permette di evidenziare come l’oratore, anche laddove si trovi a dover spiegare un concetto strettamente tecnico, inserisca a volte brevi stralci teatrali dotati di una particolare valenza, non solo in relazione al contesto stesso e all’argomento di cui si sta trattando, ma anche per motivazioni più recondite e meno immediate. Nelle opere retoriche di Cicerone si possono reperire circa 83 frammenti teatrali.1 Non sono certo tantissimi, considerato che nei manuali retorici era la regola intercalare frammenti di opere altrui, ma sufficienti a stimolare alcune riflessioni. Anzitutto è opportuno operare un distinguo tra il giovanile De Inventione e i trattati retorici della maturità. Se, infatti, nel trattatello giovanile non si ha una vera e propria contestualizzazione della cita zione,2 nelle successive opere retoriche, invece, le inserzioni poetiche sono 11 Il numero non è affatto grande, considerato che nelle sole Tusculanae Disputationes gli ‘inserti teatrali’ sono addirittura 88. 22 Nel De inventione, infatti, su 11 citazioni teatrali presenti, ben 6 sono introdotte da Pan 20 (2002), pp. 57-80.....
che cazzo ne so me pareva palloso quanto basta....
22 commenti:
Bravo nenuzzo. Allora hai capito come sono fatto anzi, come sono diventato e, forse, come sei diventato anche tu. Perlomeno io non mi rompo le palle a tenere un blog.
Con affetto
che ti dispiace nemo? mamma mia come siete complicati io continuo a non capire un benemerito cavoletto di bruxelles!
nemo credo che il fatto che la cene si faccia di martedi sia dedicate alle tue inquiline preferite ebbene noi ci saremo
te bacio
non ti illudere
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
ma ti dispiace de che?! ha ragione anonimo, qua uno che se deve dispiacè è la persona che si è sentita colpita...la vita è più semplice di quel che si crede...e poi basta di aver paura di farsi tutti nemici...io ve corcherei a tutti
forse non avete sentito bene la fine della frase...è un "mi dispiace" ironico che equivale a un "ME NE FREGO"....
ma che cazzo parlate a fa tutti senza sapè le cose... non giudicate chi è senza peccato scagli la prima pietra...
se ce l'hai con me,modera i termini!e firmati...
no ce l'ho con chi giudica non certo con te che hai fatto una semplice affermazione
Ma é possibile che ve lascio soli du giorni e me rivoluzionate er brog!!!!!!!!!??
bboni...state bboni....!
T Slim.
A Né ma che dooo fa pe parla co te na domanda su carta bollata?
T Slim.
ps: comunque a Pe questo ce dice che non semo un cazzo e tu manco na rotula glie spezzi?
allora una volte per tutte, non ce ne po fregà un' emerita ceppa degli affari vostri...solo che ti tengo presente che il blog è pubblico ed è fatto per esprimere le proprie opinioni che vadano bene o no...e non me parlà de pietre...perchè ne avrei abbastanza da seppellire il mondo...
con affetto chiunque tu sia
e oggi me becchi pure dell'umore giusto...
pis en lov.
W t- slim che porta sempre il buon umore su questa cappa ostile!!!!
qualcuno sa se a roma c'è un dunkin' donuts? se c'è affittiamo un pulmino e andiamo a magnacce le ciambelle di homer. quelle si che mettono il buon umore
non esiste più...
noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. me tocca andà in america adesso.
X Frida:
sei fortunata, non devi arrivare fino in America, solo devi veni in Spagna 5 minuti, qui i donuts si vendono ai super e bars in tutti i gusti e misure possibili....so cosi bboni che il vaticano ha proibito alle suore di mangiarli!!!!!!!
Ps: tu sei grande e il tuo blog, senza nulla togliere a questo del Nenaccio che é chettelodicoaffá, é una bomba, complimenti!
T Slim.
madò...grazie di tutti questi complimenti, non me li merito sei troppo buono...(poi si squaglia la mia armatura d'acciaio)
Per quanto riguarda le ciambelle infatti le ho mangiate per la prima volta a barcellona...e sinceramente preferisco la spagna agli stati uniti...beato te che sei li (sigh sob)
fri ce sto ... non sentì la mia mancanza ma è che ciò da fa...
manu
NENOOOOOOOO METTEME N ANTRO POST CHE STO A ROTA E QUESTO É FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
T SLIM!
Si nun so rose so'spine
(bah me so fatto de nenuforo da tre giorni).
Comunque sto brog se sta troppo a compiplica e deve esse pe questo che alle donne glie avevano regalato la Barbie e agli uomini i sordatini (quelli mia dell'atlantic mortacci me li inculo billo, ma questa is another story)
Secondo una prassi consolidata, Cicerone si avvale di citazioni
teatrali, inserendo spesso nella sua opera versi tratti da opere scritte per una
destinazione scenica. Il fenomeno non si spiega soltanto col desiderio di
abbellire la propria trattazione di reminiscenze letterarie: tale prassi, infatti,
oltre a rispondere ad una radicata tradizione, svolge un suo preciso ruolo
all’interno del complesso pensiero ciceroniano. Quando fa una citazione,
l'Arpinate non si limita a una dimostrazione di cultura, che estragga dai testi
teatrali degli antichi quanto serve a formare un uomo colto, ma si muove
sulla base di molteplici esigenze che a volte si sovrappongono. Esaminare
brevemente alcune di tali citazioni, in particolare quelle presenti nelle opere
retoriche, permette di evidenziare come l’oratore, anche laddove si trovi a
dover spiegare un concetto strettamente tecnico, inserisca a volte brevi
stralci teatrali dotati di una particolare valenza, non solo in relazione al
contesto stesso e all’argomento di cui si sta trattando, ma anche per
motivazioni più recondite e meno immediate.
Nelle opere retoriche di Cicerone si possono reperire circa 83
frammenti teatrali.1 Non sono certo tantissimi, considerato che nei manuali
retorici era la regola intercalare frammenti di opere altrui, ma sufficienti a
stimolare alcune riflessioni.
Anzitutto è opportuno operare un distinguo tra il giovanile De Inventione
e i trattati retorici della maturità. Se, infatti, nel trattatello giovanile
non si ha una vera e propria contestualizzazione della cita
zione,2 nelle successive opere retoriche, invece, le inserzioni poetiche sono
11 Il numero non è affatto grande, considerato che nelle sole Tusculanae Disputationes
gli ‘inserti teatrali’ sono addirittura 88.
22 Nel De inventione, infatti, su 11 citazioni teatrali presenti, ben 6 sono introdotte da
Pan 20 (2002), pp. 57-80.....
che cazzo ne so me pareva palloso quanto basta....
.Bella Pì!!
Ogni tanto arrivi ce fai ride e te ne vai...
Bono sto nenuforo eh?
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